I cinesi mangiano i cani?

I cinesi mangiano i cani!”

Quante volte lo avete sentito dire e (probabilmente) quante volte, a vostra volta, lo avrete ripetuto?

In realtà, oltre alla Cina (10 milioni di cani uccisi a scopo culinario), in Asia il consumo di carne di cane è legale e diffuso soprattutto in Corea del Sud (1/2 milioni di cani uccisi all’anno), Vietnam (5/10 milioni all’anno), Thailandia, Indonesia, Cambogia e Laos (*le stime qui riportate sono approssimative e sono il riassunto di diversi siti cinesi e stranieri non ufficiali che vi riporto in calce a questo articolo).

Recentemente, nel mondo occidentale, ha iniziato a far scalpore il famoso Festival di Yulin (Guangxi), nato da pochi anni principalmente per scopi commerciali.

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In verità, bisogna sapere che originariamente nella città di Yulin (玉林) non c’era nessun Festival della carne del cane, ma solo l’antica usanza familiare di festeggiare il solstizio d’estate mangiando carne di cane e bevendo vino di lichee. Una tradizione legata principalmente alla sfera privata, della casa, e senza scopi lucrativi, un po’ come si fa in Italia con gli agnellini a Pasqua.

Purtroppo, il turismo dei tempi moderni, può anche portarsi dietro scie negative: sovraffollamento di turisti con conseguente commercializzazione di prodotti originariamente limitati, abuso del prodotto e scadenza qualitativa.

E questo è ciò che è successo negli ultimi decenni nella suddetta Yulin.

I turisti sono cominciati ad arrivare in gruppi sempre più estesi e infine, sotto la volontà del dio Denaro, sempre più famiglie locali hanno aperto i loro banchetti di carne di cane trasformando una tradizione casalinga in sagra vera e propria, in cui decine di migliaia di cani vengono uccisi e la cui carne viene venduta a prezzi abbastanza remunerativi (dai 4 ai 12 euro al chilo, più del maiale, meno della capra).

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Ma allora è mai esistito un vero e antico festival della carne di cane?

Sì, per esempio nelle contee di Pei (沛县, Jiangsu) e di Yanbian (延边, Jilin) e nella città di Huajiang (花江, Guizhou).

Oltre a questi festival antichi o maturati recentemente, inoltre, esistono delle zone della Cina in cui il consumo di carne di cane avviene regolarmente.

Mi riferisco alle province del Liaoning, dello Heilongjiang e del Jilin nel nord della Cina; del Guangxi e del Guangdong nel sud.

Sebbene la crescente richiesta di carne di cane avanzata (fin dagli anni ’80) dalla minoranza etnica nord-coreana abbia favorito la diffusione dei ristoranti che offrono questa carne (motivo per cui queste tre province del nord avrebbero i ¾ in più dei ristoranti con carne di cane rispetto al sud, soprattutto nel Jilin), le due province che più consumano carne di cane sono proprio il Guangxi e il Guangdong, nel sud della Cina.

Naturalmente ci sono altri villaggi in cui è normale mangiare carne di cane, ma il cui consumo non è così elevato o comune da necessitare di essere preso in considerazione.

Parliamo di alcune zone dello Hunan (Changsha), Guizhou, Fujian e Jiangxi.

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È anche necessario sottolineare che le regioni con più presenza di ristoranti con carne di cane (Jilin, Liaoning e Heilongjiang) o che hanno festival della carne di cane (Yulin, Pei, Yanbian, Huajiang, ecc.) nè sono abitate da gente che mangia principalmente i cani, né hanno cittadini che hanno per forza mangiato cane almeno una volta nella loro vita.

Ma quindi, il consumo di carne di cane è una moda di questo secolo o è effettivamente una pratica che esiste da lungo tempo?

Storicamente, il consumo di carne di cane è attestato in Cina e in altre culture asiatiche da millenni, facendone una vera e propria tradizione culinaria, vietata in alcuni periodi in base alle circostanze storiche e talvolta totalmente eliminata nel periodo moderno per ragioni sanitarie o per il confronto con la mentalità occidentale in Asia. Infatti, sotto l’influenza della cultura occidentale, dove mangiare carne di cane è ora considerato tabù, in molti paesi asiatici quali Hong Kong, Taiwan, Giappone, India e Filippine, questa pratica è diventata illegale, nonostante in alcuni villaggi continui l’usanza di mangiare i cani.

Secondo alcuni documenti e reperti storici (di cui una zuppa di cane di 2000 anni con tanto di ossa), la carne di cane in Cina era comunemente consumata addirittura già dall’epoca degli Shang (1600-1046 a.C.) e dei Zhou (1045-256 a.C.), soprattutto fra le classi aristocratiche, e poi si diffuse man mano anche fra la popolazione per la facilità nell’addomesticare il cane o per emergenza, quando la carne di altri animali scarseggiava.

Come già accennato poco sopra, però, in questi millenni ci sono stati periodi in cui il consumo della carne di cane è stato severamente vietato. Sotto il regno di Huizong della dinastia Song (960-1279 d.C.), per esempio, mangiare carne di cane fu proibito poiché lo zodiaco dell’imperatore corrispondeva a quello del cane, e i ministri fecero spargere la voce in tutto l’impero che mangiare i cani sarebbe stato visto come un segno irrispettoso verso l’imperatore, proprio per il legame che aveva con la nascita dell’imperatore. Dopo poco tempo, però, il decreto fu soppresso dallo stesso imperatore sotto il consiglio di alcuni letterati che gli fecero notare come l’imperatore precedente (Shenzong, 宋神宗) non vietò l’uso dei gatti nelle case solo perché era del segno del topo.

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Da un punto di vista culturale, invece, pare che non ci sia mai stata ragione per non mangiare carne di cane, tranne in alcuni casi specifici.

I mancesi, popolo del nord-est tradizionalmente nomade (ormai quasi totalmente assorbito dall’etnia maggioritaria han), non mangiavano mai carne di cane, poiché secondo un racconto, uno dei loro capi più importanti, Nurhaci, fu salvato proprio da un cane.

Il nord-ovest della Cina (Xinjiang, Qinghai, Ningxia, Gansu), a maggioranza musulmana, è la zona della Cina in cui i cani non vengono praticamente mai mangiati, essendo considerati alla stregua dei maiali, cioè come animali non adatti all’alimentazione.

In altri luoghi del centro-sud, sia fra le minoranze etniche che fra gli han stessi, mangiare carne di cane è abbastanza desueto perché ritenuto un amico dell’uomo o perché ci sono carni migliori e/o più diffuse e adatte al consumo umano.

Qui sotto vi metto una cartina riassuntiva sulle zone dove i cani vengono mangiati più spesso.

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Le regioni gialle indicano le zone dove vive la minoranza nord-coreana e dove anche alcuni cinesi han si sono abituati a mangiare carne di cane (Liaoning, Jilin, Heilongjiang). Come sottolineato sopra, qui sono diffusi la maggioranza dei ristoranti che hanno piatti a base di cane.

Le zone blu del centro nord e nord-ovest della Cina (Xinjiang, Qinghai, Gansu, Ningxia, Mongolia Interna), sono a maggioranza musulmana (minoranza cinese musulmana hui, ma anche altre minoranze: uyghur, kazakh, tajik, ecc.) e quindi sono le zone dove non viene praticamente consumata alcuna carne di cane.

Le regioni rosse del sud (Guangdong e Guanxi), sono le zone dove c’è più alta concentrazione di “mangiatori di cane” e dove si trova la città di Yulin.

Le regioni rosa (Guizhou, Hunan, Jiangxi, Fujian, Zhejiang), sono invece altre zone dove sono presenti festival della carne minori (ma con una storia antica) e zone in cui sono presenti delle sacche di popolazione che mangia cani.

Bisogna notare che le “zone verdi” non sono esenti dal consumo di cani, ma non sono famose per questa pratica (in altri articoli ho letto che anche in Anhui, Jiangsu, Hebei e Sichuan ci sono degli “appassionati di cane”).

Tornando alle regioni in cui si consuma il cane, ciò che allarma le autorità cinesi è che gli allevatori di cani non possono soddisfare la richiesta crescente da parte dei consumatori.

Il quesito è quindi, da dove provenga più della metà della carne di cane consumata ogni anno. Secondo alcuni report, molta carne di cane proviene da cani rubati, avvelenati o storditi con tranquillanti. Il governo non riesce a controllare tutte le aree rurali cinesi, perciò non riesce ad assicurare un periodo di quarantena per i cani destinati al macello.

Viste le scarse norme igieniche e spesso l’assenza di somministrazione di vaccini ai cani d’allevamento, mangiare carne di cane, non si rivela spesso la scelta migliore.

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Ma veniamo al discorso etico che continua a scatenare reazioni violente da parte degli amanti dei cani e degli animalisti in generale.

Indubbiamente il cane è un animale che ha sempre accompagnato il percorso dell’uomo nella sua storia e che spesso si è rivelato indispensabile per la difesa dei pascoli, della casa e della famiglia. Il legame affettivo che il mondo occidentale moderno ha con questo animale è forte ed è naturale che la sua uccisione venga vissuta da molti come un fratricidio vero e proprio.

Nonostante ciò, in molti paesi del mondo, il cane non occupa sempre questo posto rilevante rispetto ad altri animali e chiunque abbia viaggiato se ne sarà reso conto. Molti sono i paesi che vedono padroni poco attenti alla salute dei loro cani e molti sono i paesi in cui i cani maltrattati e i cani randagi sono all’ordine del giorno.

Non è il caso di stabilire qui se il consumo di carne di cane sia giusto o sbagliato, quale tipo di animale “meriti” di essere mangiato e quale rispettato e coccolato. Questa è evidentemente una scelta dettata dalla cultura di un popolo, dalla sua storia o dalla sua religione, quindi per quello che riguarda la sottoscritta ognuno ha il diritto di pensarla a proprio modo e in base alla propria cultura.

Dovremmo, invece, concentrarci di più sul come vengono trattati questi animali, e cioè indagare se il modo di allevare e uccidere questi cani sia adatto o non adatto.

Adatto a cosa? Adatto a garantire le basilari norme igienico-sanitarie del prodotto, adatto a garantire che l’animale non abbia subìto stress durante il suo allevamento e adatto ad un sufficiente livello di umanità che garantisca un’uccisione veloce e il meno dolorosa possibile.
Detto ciò, non nascondo che dopo essermi documentata e aver visto come alcuni allevatori uccidono questi cani (spellandoli o bollendoli vivi), ho provato una grande pena.

Ho provato una grande pena come quando sui telegiornali italiani ho visto in che modo vengono trattati i polli, lasciati crescere in gabbiette microscopiche, talvolta insieme ai cadaveri di altri polli morti; ho provato una grande pena come quando in un mercato di Hong Kong ho visto dei pesci tagliati a metà ed esposti ancora vivi e ansanti; ho provato grande pena come quando ho visto video di pesci tagliati e cucinati vivi nei ristoranti giapponesi o come quando sento dire che la cottura migliore per l’aragosta è lasciarla bollire da viva.

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Fra gli articoli che ho trovato, si postano video di animali scuoiati vivi che vagano ancora in giro, animali buttati vivi in pentoloni di acqua bollente ecc.

Oltre ad allevatori di cani da carne, in questi video ed altri articoli sono presenti storie di persone malate che scuoiano il proprio cane solo perché non vogliono più allevarlo, persone che registrano video mentre scuoiano i cani solo per metterli online e feriscono le guardie avvisate dai vicini di casa.

Qui sotto, vi riporto alcuni link di questi filmati

(ATTENZIONE, i tre LINK sottostanti CONTENGONO IMMAGINI VIOLENTE E SCIOCCANTI)

In questo video vediamo un cane bollito vivo che perde i sensi, viene depilato a metà e poi riprende i sensi fuggendo dal pentolone.

https://v.youku.com/v_show/id_XMjg5MDE3NjIyOA==.html

In questo si brucia vivo un cane e non è per tutti.

https://www.iqiyi.com/v_19rra1jtjw.html

Questo è mezzo censurato e CONSIGLIO vivamente di NON GUARDARLO se si sa già di avere reazioni di shock, perchè si scuoia ed apre la pancia di un cucciolo di cane ancora vivo.

Ho pensato molto se condividerlo o meno ma lascio a voi la decisione di guardarlo o no. Sappiate che è veramente terribile.

https://www.iqiyi.com/v_19rrao7xxo.html

Alcune pratiche umane nel gestire e trattare il proprio cibo sono indubbiamente cruente.

Non per questo si deve fare di tutta un’erba un fascio, come in qualsiasi questione trattata. Se i lettori di questo blog potessero capire ciò che ho letto io in molti articoli scritti dai cinesi sul trattamento dei cani da allevamento, capirebbero che molti cinesi hanno a cuore la vita degli animali domestici come la maggior parte degli italiani, o più generalmente, occidentali.

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Sebbene una parte (non maggioritaria) della Cina sia ancora a favore del consumo della carne dei cani, diversi sono i cinesi che difendono questi animali da pratiche non del tutto umane (come rinchiuderli in gabbie nel proprio appartamento) e li amano come farebbe un qualsiasi padrone di cani in Italia.

È allora giusto continuare a dire che “i cinesi mangiano i cani”?

Solo perché in alcune parti d’Italia si mangiano ancora i gatti (6-7000 all’anno) è giusto dire che “gli italiani mangiano i gatti?”.

(nel caso dubitaste di questa cosa vi allego due articoli “divertenti” su pranzi a base di gatto in nord Italia: http://www.ansa.it/terraegusto/notizie/rubriche/inbreve/2013/10/12/Italia-mangiano-ancora-migliaia-gatti_9452335.html e https://www.repubblica.it/ambiente/2015/02/01/news/animali_aidaa_denuncia_nel_2014_mangiati_in_italia_oltre_6mila_gatti-106283642/ )

Quando si parla di uccisione di cani in Cina bisogna stare molto attenti in che modo se ne parla e con chi se ne parla.

Molti cinesi non accettano il fatto che si mangi carne di cane, vuoi per motivi religiosi ed etnici (i mancesi e i musulmani non mangiano carne di cane), vuoi per motivi “etici”. Altri lo accettano anche se non mangiano cani. Altri ancora la mangiano, ma non accettano il modo in cui vengono uccisi i cani. Altri ancora, non si pongono nessun problema.

Come ben capirete, venire accusati di qualcosa che non sopportate voi stessi porta malessere e spero che dopo aver letto questo articolo la sensibilità del lettore accresca almeno di un po’.

Qualsiasi sia l’opinione di chi legge, spero solo che sia in grado di capire che muovere sentenze contro tutti i cinesi sul fatto che in Cina si mangino i cani o che i cani vengono uccisi in modo così crudele, può essere fastidioso e di nessun aiuto per la causa finale.

Personalmente mi auguro che la crescente sensibilità verso gli animali vada ad aiutare la modifica delle regolamentazioni per il trattamento e l’uccisione degli animali da allevamento, qualsiasi essi siano.

Infine vi lascio con alcune buone notizie per gli amanti dei cani:

  • nel 2011 la città di Jinhua (金华 , Zhejiang), ha vietato la seicentenaria sagra del cane sotto la pressione dell’opinione pubblica.
  • Il festival di Yulin è ancora legale, ma l’eccessivo consumo di carne di cane sta aprendo un dibattito a livello governativo.
  • Sempre più grande è il movimento di attivisti cinesi che cerca di fermare o limitare questi festival della carne del cane in Cina.

Che ne pensate della questione dei cani in Cina?

Il governo dovrebbe mettere al bando il consumo di carne di cane o no?

Sapete se in Italia, oltre ai gatti, si mangiano altri animali ritenuti “tabù”?

Fatemi sapere la vostra opinione con un commento qui sotto!

Silvia

 

P.S. Vi consiglio la visione anche di questo video, in cui si intervistano direttamente i cinesi sulla questione “cani come cibo”:

*Un po’ di numeri:

Secondo diversi articoli, i cani uccisi per la loro carne sono circa 30 milioni in tutto il mondo fra Asia, Africa, America ed Europa.

Come scritto all’inizio dell’articolo, in base alla maggior parte degli articoli letti su Baidu (il Google cinese) e diversi siti di associazioni animaliste cinesi e non, i cani uccisi a scopo culinario in Cina si aggirerebbero sui 10 milioni (di cui 10 mila al giorno per 2 settimane di festival a Yulin), in Vietnam fra i 5 e i 10 milioni, e in Corea del Sud fra 1 e 2 milioni.

Ora, questi numeri vanno presi realmente con le pinze, soprattutto in paesi come Cina e Vietnam dove la pratica è diffusa in molte zone rurali non monitorabili direttamente.

Il che fa di questi numeri quasi delle totali supposizioni (infatti non esistono fonti ufficiali).

Ciò potrebbe dire che i cani uccisi per la loro carne possono essere molti di meno di quelli dichiarati, come potrebbero essere molti di più.

Nessuno sa realmente di cosa sta parlando, quindi vi invito a prendere questi numeri come linee guida o addirittura teorie, più che come dati statistici certi.

Vorrei anche aggiungere che le persone attaccate e uccise dai cani in Cina si aggirerebbero sulle 2-3000 all’anno, sia sbranate che infettate dalla rabbia.

Qui sotto vi riporto alcuni fra i numerosi siti che parlano di uccisioni di cani in Cina, Corea del Sud e Vietnam. Non scherzo dicendo che ho sfogliato decine e decine di articoli cinesi e (in parte) stranieri per questo mega-riassunto sulla situazione “cani da macello”, ma non ve li scrivo tutti od occuperei troppo spazio e risulterei noiosa.

Cina:

http://henan.china.com.cn/news/2015/0618/493295.shtml

https://new.qq.com/rain/a/20150618010810

https://www.animalsasia.org/us/our-work/cat-and-dog-welfare/facts-about-dog-meat-trade.html

(Yulin):

https://canyin.3158.cn/20140612/n85628100707141.html

http://www.chinanews.com/sh/2016/09-24/8013410.shtml

Corea del Sud:

http://k.sina.com.cn/article_5793497441_15951c161001003dtk.html?from=pet

https://edition.cnn.com/2018/11/22/asia/south-korea-dog-slaughterhouse-intl/index.html

Vietnam:

https://e.vnexpress.net/news/travel-life/vietnam-kills-at-least-5-million-dogs-a-year-mostly-in-brutal-ways-3483313.html

https://www.theguardian.com/world/2013/sep/27/eating-dog-vietnam-thailand-kate-hodal

5 pensieri su “I cinesi mangiano i cani?

  1. Ho trovato questo articolo estremamente ben fatto, complimenti! È equilibrato e informativo con la giusta attenzione alla sensibilità . io non sono animalista ma non ho assolutamente avuto il coraggio di guardare i video che hai postato, anche se apprezzo l’attenzione che hai messo nel far notare che per noi italiani è difficile concepire il discorso che si mangi carne di cane, ma il resto del mondo non è italia, basti ad esempio pensare alle mucche sacre in India. detto questo, io ho visitato moltissime zone della Cina che tu hai citato, è nella maggior parte dei casi non ho idea di cosa stavo mangiando, visti di classici problemi di comprensione tra stranieri e cinesi!!!

    1. Grazie Nicoletta,
      sono quasi sicura che tu non abbia mangiato carne di cane perchè di tutti i posti che ho visitato io ho visto veramente pochi ristoranti che preparavano il cane (in percentuale rispetto a tutti gli altri che non ce l’hanno). Poi credo che te lo avrebbero detto in qualche modo, essendo straniera.
      Molti degli animali che alleviamo sono intelligenti quanto i nostri cari animali domestici (se non di più): maiali, mucche, capre ecc.
      Grazie per aver letto questo lungo articolo e per il tuo commento!
      Silvia

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