Beijing Foreign Studies University

Ciao a tutti! Ho pensato di aggiungere questa nuova pagina in occasione della mia permanenza in Cina per tre mesi (da fine Febbraio a fine Maggio 2011).

In questo lasso di tempo ho vissuto a Pechino, all’università Beiwai (Beijing Foreign Studies University – BFSU), e ho visitato altri posti (Shanghai, Suzhou, Hangzhou).

Qui di sotto scriverò dei posti che ho visitato, delle mie impressioni e darò dei consigli a chi va a studiare per la prima volta alla Beiwai, università di Pechino in cui risiedevo e studiavo. Spero ne esca fuori una pagina interessante e divertente, buona lettura!

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Beiwai Daxue (Università Beiwai):

La Beiwai si trova nel distretto di Haidian di Pechino, per arrivarci dall’aereoporto basta uscire dall’aereoporto, prendere un taxi e dirgli di arrivare a Xisanhuan beilu, er hao (西三环北路2号). Il taxi non è costoso, io pagai 85 yuan (8,6 euro circa). Prima di arrivare col taxi ricordatevi se dovete dire al tassista di andare al campu est (东院远区, dove c’è il Guojiao lou) od ovest (西院远区, dove c’è il Bailou, l’edificio 6 e il 7) e quindi anche la vostra residenza (Guojiao lou ecc.), questo sempre se vi siete prenotati, se no dovrete comunque andare all’edificio accanto al Guojiao lou (quello in mattoni e una grande vetrata semicircolare al piano terra) che sarà dove poi andrete a lezione.

Una volta lì dentro dovrete fare una trafila per l’iscrizione e il pagamento della stanza. Tirate fuori passaporto, soldi e la “visa application” perchè dovrete fare un giro fra dei tavoli posti a quadrato per farvi stampare dei bollini col vostro nome e matricola (che loro attaccherano qui e là fra i vari documenti/fatture), farvi fare la foto, scegliere la stanza, pagare la stanza e pagare il corso. Tutto ovviamente in cinese e in inglese. Da questa trafila otterrete anche un tesserino con foto inclusa della Beiwai che potrete sfruttare per sconti in musei, entrate nei parchi, monumenti e credo anche alcuni locali o ristoranti. Non dimenticate di farvi dare il calendario (fatto a libretto) degli eventi o gite organizzate dalla Beiwai, costano poco e non dovete pensare ad altro che a partecipare perchè ben organizzate (il calendario se non viene dato in classe potete chiederlo nella segreteria che sta nella casa a stile inglese dietro l’edificio n° 7 del campus ovest).

Ritornando a noi…la mia esperienza è stata a dir poco scioccante perchè dopo le mie belle 10 ore di volo tutte di fila, e il primo cambio dei soldi sono arrivata alla Beiwai senza avere una stanza confermata, quindi ho dovuto fare più sforzi per capire che stanza era ancora disponibile ed era la migliore secondo i miei gusti e possibilità. Devo dire che io e le mie compagne d’avventura ci siamo molto incazzate (ve lo dico senza veli perchè non penso di trovare parola più adatta) nello scoprire che da 2/3 settimane, prima che la Beiwai ci aveva mandato un foglio con i prezzi delle stanze (che si sono rilevate più di quelle elencate nel foglio), i prezzi erano aumentati non poco costringendo me e la mia compagna di stanza a scegliere per un’opzione non esplicitata nell’elenco delle stanze, cioè per il palazzo n°7 (七号楼). Per tre mesi abbiamo pagato 750 euro circa per una doppia con bagno in stanza (e non alla turca!). La stanza non è grande, ci entrano 2 letti, 2 scrivanie e relative sedie, 2 comò, un tavolino, un mobiletto con la televisione sopra e poi avanza poco spazio. Il bagno rispetto alla stanza è più piccolo ma rimane comunque grande (dimenticatevi il bidet perchè fuori Italia è difficile trovarlo!): c’è la tazza, un lavandino con ampio appoggio per gli effetti da bagno e una vasca (che vi consiglio di usare solo come doccia e massimo per bidet, non per farci il bagno).

La parte poco carina è che le mura della stanza (almeno la nostra) sono piene di vernice che cade a pezzi per l’umidità e la pulizia della stanza al nostro arrivo lasciava moolto a desiderare (praticamente l’abbiamo pulita noi). Qui al palazzo numero 7 chi abita al piano terra come noi (gli altri piani da quanto ho capito sono affidati per la maggior parte a studenti non cinesi – più che altro americani – che studiano nel 1-2° piano stessi in una micro-scuola – la IES School -, infatti questi piani non presentano solo stanze, bagni comuni -non alla turca!- e cucine, ma anche salette per lo studio, una biblioteca e delle aule per fare lezione!) può utilizzare le cucine dei piani alti ma non il frigo e le loro lavatrici (perchè le pagano gli inquilini di sopra con le spese di stanza) ma in alternativa a 2 passi dal palazzo c’è una lavanderia (non mi chiedete i prezzi però, io facevo la bella lavanderina in stanza!) o si possono usare le lavatrici a pagamento dei palazzi vicini (attraverso il pagamento di un gettone). Se uno non vuole lavarsi la stanza con calma e non teme di spaventare le donne delle pulizie col disordine della camera, le porte sono dotate di foglietto a due facciate “please, do not disturb” (per chi ci tiene a pulire da solo) e “please make up room” (che vuol dire che lavano per terra e/o levano la spazzatura dai cestini di camera e bagno).  Ah, il cestino in bagno non è per bellezza, ci si deve buttare la carta igienica sporca per evitare l’intasamento della tazza (così almeno mi hanno detto altre ragazze già venute qui), anche se (soprattutto i primi giorni) qualche volta è capitato di buttarla nella tazza senza alcun cattivo risultato.

Le stanze al Guojiao lou sono di diverso tipo e i costi sinceramente non li ricordo (ma se non sbaglio la singola con bagno costa più o meno come la doppia all’edificio 7, e sarà grande circa 3,5×2 m senza bagno, che sarà circa 1×1,5 m mentre il flat costa molto di più ma ha una camera doppia di circa 3×4 m più bagnetto, più un salottino grande come la camera da letto, con frigo integrato assente negli altri alloggi in generale).

Per quanto riguarda il Bailou penso di non aver mai visto palazzo abitato più terrificante in vita mia, degno del più macabro film horror (l’ingresso inganna alla grande): a parte l’intonaco delle pareti color obitorio, le stanze sono abbastanza piccole e dall’aria di manicomio abbandonato, i corridoi sono storti e con scale di dubbia sicurezza, le cucine microscopiche e i bagni..vabbè i bagni sono bagni. Andateci se vi piacciono le emozioni forti. (In più è più distante dall’uscita del campus rispetto a palazzo 6 e 7).

Per quanto riguarda il campus est ed ovest, nonostante l’ovest sia più scomodo per il raggiungimento del palazzo delle lezioni (che per ora sta accanto al Guojiaolou al campus est, ma in questi mesi stanno facendo dei lavori per costruire un palazzo al campus ovest forse destinato alle lezioni per stranieri) per cui chi abita all’ovest dovrà farsi 10-15 min a piedi per raggiungerlo o 3-5 minuti in bici (che si compra ancora dai 16-20 euro al campus est), e distante dall’entrata della metro di Weigongcun di 15-20 minuti (perchè sta a 3-5 min dall’uscita posteriore al Guojiaolou), lo reputo il migliore perchè più caratteristico (vi sono almeno 3 parchetti, uno provvisto anche di attrezzi per fare ginnastica all’aperto e di altalene) per la forma e l’aria, mentre il campus est è più che altro costituito da un vialone, palazzi per lezioni ma anche campi da tennis-calcio-pallavvolo, una palestra, una piscina. In entrambi vi sono mense (maggiori nell’est che è anche il campus più grande), alimentari, ristorantini (più numerosi nell’ovest, ma in compenso dall’uscita dietro al Guojiao ci sono numerosissimi ristoranti di ogni tipo: cinese, coreano, di etnie  cinesi minoritarie ecc.), persone che cucinano piadine (consiglio di mangiarne solo 1, 2 sono micidiali, parola mia…) e spiedini (che si possono trovare anche nel sottopassaggio fra i due campus la sera, ma quelli non sono molto invitanti..).

Dicevo che la metro è vicino al campus est che è vicino anche a delle fermate di autobus, ma anche l’ovest ha molti autobus all’uscita.

Fra campus est ed ovest, nel vialone del sottopassaggio per andare da un campus all’altro ci sono la posta e la banca raggiungibili esattamente voltando a sinistra una volta usciti dal campus ovest (la posta è a 2 minuti a piedi ed è giallo-verde, vicino ad una parruccheria mentre la banca è a 4 minuti), strutture essenziali sia per prelevare i soldi (che vi consiglio di prelevare e cambiare solo in banca, non usate le macchinette chissà dove perchè se rischiate di farvi mangiare la carta non è detto che ve la restituiscano, mentre in banca è più facile che avvenga, parlo per esperienza!), per cambiarli (i signori della banca sono sempre gentili e cercano di agevolarti se sei straniero) e per spedire pacchi se come me comprate chili di tè e cianfrusaglie varie. L’unica cosa brutta del prelevare soldi è che non se ne possono prelevare più di 1000 yuan (circa 100 euro) a giornata (che prevede la spesa di 5 euro ad ogni prelievo!), cosa seccante se si è appena arrivati all’università senza soldi cambiati e si devono pagare alloggio e corso.

Se siete curiosi di vedere come è fatta la Beiwai all’interno ho fatto un filmato sulla mia camminata mattutina dall’edificio 7 (del campus ovest) alle classi per stranieri (al campus est) spiegando tutto ciò che ci si può trovare all’interno.

Silvia, Settembre 2011

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