La festa degli spiriti – Keelung (Taiwan)

Ogni anno, il 15° giorno del settimo mese lunare, in Cina e in tutti i paesi asiatici con cultura simile a quella cinese (Corea, Giappone, Taiwan, Vietnam ecc.), arriva il momento della Festa degli spiriti (Ghost Festival). È una festa essenzialmente taoista, poi entrata a far parte della cultura asiatica.

Un intero mese per celebrare gli antenati, i fantasmi e i santi taoisti, un mese molto particolare e delicato per i credenti, che si tengono lontani da posti isolati, da luoghi d’acqua (mare, lago, fiume), o evitano di raccogliere soldi per terra e ancor meno, di girarsi in zone desolate se sentono pronunciare il proprio nome.

Questo perché in questo mese ogni tipo di spirito, benevolo o malevolo, compresi antenati, demoni e santi taoisti, ha accesso al nostro mondo terreno e alcuni di loro, come gli spiriti d’acqua (i più forti), sono poco raccomandabili se non proprio pericolosi.

Devo ammettere che al nostro tempo presente, nelle grandi città cinesi, questa festività non si percepisce per nulla: non ci sono manifesti particolari su porte o case, la gente non ne parla e sono convinta che molti giovani non sappiano nemmeno cos’è.

La prima volta che sono entrata a contatto con questa festività è stato nella cittadina di Keelung, al nord di Taipei (Taiwan), durante il mio periodo di internship dell’estate 2016.

Sinceramente parlando, neanche una grande città taiwanese come Taipei, similmente a Pechino, Shanghai, Shenzhen e probabilmente a tutte le grandi città asiatiche, mantiene la tradizione di questa festività.

Come sempre, infatti, bisogna spostarsi nelle città più piccole o nei paesini per scoprire la vera essenza di una cultura. E Keelung è semplicemente dedita a questo Festival, che in un mese vede sfilate di carri in fiore, lampade in legno intagliato, maschere di divinità orribili ed altissime, spesso accompagnate da tamburi e suona (trombe ad ancia tradizionali cinesi).

Questo festival a Keelung è particolarmente sentito poichè la città ha visto diversi massacri al tempo delle invasioni di spagnoli, olandesi, francesi, giapponesi e infine cinesi facenti parte del partito del Guomingdang.

I caduti, vittime di queste stragi, sono di ogni tipo e luogo: militari e civili, cinesi, europei, giapponesi e soprattutto gli abitanti originari di Taiwan, ora solo minoranze etniche.

L’importanza del Ghost Festival a Keelong, quindi è duplice: non solo celebrare le morti degli antenati e degli spiriti come accade in Cina, Giappone, Corea e altri paesi asiatici , ma anche celebrare le morti dei caduti durante quelle sanguinose guerre.

Ma torniamo alla Festa degli spiriti.

Cos’è? Cosa succede in questo mese degli spiriti?

Il festival degli spiriti (Zhongyuan jie, 中元节) è un mega 1 e 2 novembre italiano (Festa dei santi e dei morti), che dura un mese circa e il cui cuore risiede nel così chiamato “bye bye“. Il “bye bye” è il saluto formale che i parenti rivolgono ai propri antenati e ai fantasmi che passano di lì dopo l’apertura della porta dell’inferno che avviene ogni anno nel primo giorno del settimo mese lunare.

Dopo l’apertura della suddetta porta, tutti i fantasmi hanno accesso al nostro mondo, e dopo un anno hanno bisogno di lavarsi, di mangiare, di vestiti nuovi e di soldi. Tutte queste cose vengono fornite da ogni famiglia che celebra il “bye bye”.

Oltre ai singoli privati, a Taiwan, anche molte aziende hanno la loro cerimonia del “bye bye”, per tutti i defunti dei lavoratori di quell’azienda.

Dovete sapere che a Taiwan, come in Cina, l’intera popolazione ha soltanto un centinaio di cognomi, anticamente corrispondenti a clan tribali. Ogni clan aveva un nome che nella Cina moderna come a Taiwan (essendo il popolo taiwanese di origine cinese) corrisponde all’attuale cognome di una persona. Fra i più famosi ci sono Zhang, Wang, Li, Bai ecc. ecc.

A Keelung, ogni anno solo uno di questi clan ha la prevalenza sugli altri 15 più importanti a Taiwan. Ogni anno è il turno di un solo clan di presiedere per primo alle celebrazioni del Ghost Festival seguito dagli altri clan in ordine rotatorio. In realtà i clan cinesi sono più di 15, ma a Taiwan gli altri hanno rappresentanza minore e quindi categorizzati come “altro”.

Fra le cerimonie publiche a cui deve obbligatoriamente presiedere ogni clan ci sono l’accensione delle luci nell’Altare principale, la processione delle Lanterne di legno intagliato e quella per le lanterne di carta. Ovviamente ogni clan ha anche le proprie cerimonie private con i familiari e fra gente dello stesso clan in diversi giorni. Allo stesso tempo ogni azienda ha il proprio “bye bye” aziendale.

Altare principale Keelung - Zhuputan Keelong - Main altar Keelong Jilong Taiwan

Praticamente, almeno nel giro di due settimane tutti i veri credenti sono molto impegnati a presiedere alle cerimonie e alle manifestazioni religiose della festa degli spiriti. Si può davvero dire che è la festività più importante di Keelung, anche più importante del Capodanno cinese. Ed è per questo che attira masse di curiosi e credenti da ogni città e villaggio vicini.

 

Come si svolge la cerimonia del “bye bye”

Ho assistito personalmente a questo rituale diverse volte e parlato con il sacerdote/esorcista taoista di Keelung che lo celebra. Si fa all’aperto, su tavoli più o meno grandi sui quali si poggiano cibarie varie.

Ad un lato del tavolo c’è una tinozza per far lavare il fantasma appena arrivato (a volte perfino dentifricio e spazzolino), dall’altro il sacerdote taoista che invita i fantasmi a prendere parte al banchetto e dietro di lui tutte le persone interessate a salutare il proprio parente defunto e tutti gli altri spiriti erranti.

Il sacerdote apre la cerimonia con canti, poi inizia a fare i nomi dei parenti defunti dei presenti alla cerimonia, i quali si inchinano al sentire il nome del loro parente defunto. Ognuno tiene in mano degli incensi accesi e alla fine li mette in un incensiere di fronte alla tinozza per il bagno dei defunti. Nel frattempo alcune persone infilano gli incensi nelle cibarie collocate sul tavolo e il sacerdote continua la sua funzione interamente in taiwanese antico.

La celebrazione è cantata e scandita dal suono di un campanello suonato dal sacerdote stesso. Dopo una serie di canti, il sacerdote passa in circolo intorno al tavolo e schizza dell’acqua sulle cibarie, come se le stesse benedicendo. Infine invita i defunti a riprendere la strada verso casa e la funzione finisce.

I partecipanti alla celebrazione, quindi, si affrettano a bruciare ogni sorta di cosa utile per il defunto: soldi di carta, fogli che rappresentano vestiti e oggetti, lanterne di carta, barche di carta. Da notare che tutte queste cose sono fatte di carta e sono di fattura diversa da ciò che si potrebbe immaginare essere dei soldi, dei vestiti ecc.

I simboli della Festa degli spiriti

Tre sono gli oggetti di produzione artigianale che sono simbolo del Ghost festival: le sculturine di riso (midiao), le lanterne di legno (doudeng) e le lanterne di carta.

Se su internet cercate “midiao“, spesso vi apparirà un chicco di riso sul quale sono state incisi dei microscopici caratteri. In realtà questa parola indica anche questo altro tipo d’arte scultorea. I midiao sono delle sculture fatte a forma di cibo (frutta, verdura, carne, pesce, pane, torte…), di fiori, di insetti e animali e di divinità.

Questi sono i principali soggetti di queste sculture, la cui pasta in passato era costituita da pasta di riso e poi sostituita da un’altra farina vegetale più duratura. I midiao sono colorati e lucidati e vengono usati durante i vari “bye bye” e le varie funzioni taoiste riguardanti la Festa degli spiriti come ornamento colorato e gioioso per allietare gli spiriti. Quando il sacerdote celebra la funzione, insieme al cibo e alle bevande presenti sulle tavolate, anche sui midiao vengono appuntati gli incensi accesi. Vengono quindi posti su un tavolo a parte fra le tavolate piene di cibo all’accoglienza dei defunti. Dopo la funzione vengono presi dalle persone presenti e portati a casa per ricordo…ad ogni modo dopo qualche tempo andranno in avaria perchè sono comunque costituiti da materiale organico.

midiao - sculture in riso per cerimonia bye bye

Le lanterne di legno (doudeng) sono contenitori di legno inciso di forma conica che si innalzano su uno o tre livelli (a seconda dell’antichità delle lanterne). Le lanterne vengono portate in processione su carri mascherati appartenenti ai clan per le strade di tutta la città accompagnati dal suono di gong e suona da ogni clan. Ogni clan ha la sua propria lanterna custodita gelosamente per un anno intero e mostrata in pubblico solo in questa occasione. Dopo la processione festosa lungo tutte le strade di Keelung, le doudeng vengono infine portate nel tempio di Qing’an (il tempio della divinità Mazu) nel quale vengono posizionate in ordine per clan sull’altare. L’altare viene aperto al pubblico solo in questo giorno dell’anno proprio per il posizionamento delle lanterne.

Le lanterne sono di varia epoca. le più antiche risalgono alla fine del XIX secolo o all’inizio del XX secolo e sono le più piccole e umili. Sono ad un piano, mentre quelle più moderne hanno tre piani che simboleggiano in modo distaccato (rispetto a quelle a un piano) l’umanità, la terra e il cielo (o il paradiso). Quindi le lanterne ad un piano solo hanno questi tre elementi concentrati in un solo piano.

Non solo ogni clan ha la sua lanterna, ma quelle più antiche sono da considerare a parte e non collegate ai clan.

Ogni lanterna, comunque, ha diversi simboli: all’interno di essa viene messo del riso (simbolo di ricchezza, offerta ai santi), una spada (simbolo del Drago verde) , un righello (simbolo di stelle e costellazioni del paradiso del Dio del Nord), uno specchio, una bilancia (simbolo della Tigre bianca) e una forbice (simbolo del fringuello rosso).

doudeng (lanterna di legno) antica ad un livello

Ultimo lavoro artigianale ma non meno importante per il Ghost festival, sono le lanterne fatte di carta. Si usano la sera del quattordicesimo giorno del settimo mese lunare, e rappresentano le case ma anche gli uffici per gli spiriti antichi e di livello superiore alle comune persone defunte.

Come quelle di legno, le lanterne di carta vengono fatte girare per le strade della città su carri mascherati durante una processione vivace e piena di musica, arti marziali e balli.

La processione ha inizio la sera e verso le 23 le lanterne e i relativi carri mascherati si dirigono verso il Parco Chaojing  che dà sul mare. Le lanterne vengono riempite di soldi e di vestiti di carta, avviene una breve celebrazione taoista e poi, una ad una, sempre seguendo l’ordine gerarchico dei clan, vengono messe a far galleggiare sull’acqua e poi bruciate lì, in modo che gli spiriti possano beneficiare dell’anima di queste costruzioni, dei soldi e dei vestiti.

Questi oggetti di cui ho parlato finora, purtroppo solo brevemente, sono carichi di simolismo e tradizioni antiche che potete vedere di persona direttamente andando a Keelung, se avete intenzione di andare a Taiwan d’estate.

Maggiori informazioni su questa festività potrete averle direttamente dal sito dell’azienda in cui ho lavorato dove potrete trovare anche altri articoli che ho scritto in inglese e in italiano.

Keelung for a walk: https://keelung-for-a-walk.com/en/   

Fate caso che nella prima pagina è presente il Ghost Festival tour, perciò è possibile fare un giro turistico proprio nei luoghi che interessano la Festa degli spiriti: templi, altari e non solo!

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