Cosa adoro della Cina

Chi mi conosce sa perfettamente che io provo un amore incondizionato per questo paese, nonostante alcune stranezze o difetti che ha.

Ma ci sono delle cose che mi fanno davvero adorare la Cina.

  • l’efficienza dei servizi bancari. Noi stranieri non possiamo avere una carta di credito straniera, ma possiamo averla di debito. Vai in banca, compili un modulo, ti scegli la password, spesso neanche paghi la carta e quando hai finito tutto non solo esci dalla banca con la carta, ma puoi già iniziare ad usarla. Hai un problema con la carta e in pochi minuti viene risolto. Fantastico! Penso che questa efficienza e velocità dei sistemi bancari sia dovuta al grande numero di persone che vive in Cina. Ma ve lo immaginate un sistema come quello italiano nel Paese di mezzo? Sarebbe la fine!

 

  • il cibo di strada e le “bettole”. Purtroppo, per le norme europee igienico-sanitarie, noi ci siamo scordati del cibo di strada perchè siamo abituati a mangiare sempre in bar, ristoranti o locali vari, semplici che siano. In Cina, non solo puoi trovare mini carrettini che per strada ti cucinano sul momento piadine con verdure/uova/carne, spiedini, zuppe, ravioli ecc., ma puoi anche trovare dei mini ristorantini, a vedersi non tanto puliti (e che per comodità ho chiamato “bettole”), che possono avere ottimo cibo a basso prezzo. Bisogna solo fare attenzione, se si è allergici, al glutammato di sodio o a richiedere cibi non piccanti. La varietà di cibo e la facilità con cui si può reperire sono una delle cose che io adoro della Cina.

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  • Wechat. anche se parlerò meglio di questa app in una sezione differente, incomincio a dire che è l’applicazione madre di tutte quelle cinesi. Whatsapp, facebook, Paypal, Google map ecc. ecc. tutte messe insieme. Chattare, pagare con il cellulare, condividere file, trovare un amico perso per strada sono solo alcune delle funzioni di questo potete strumento tecnologico che semplifica di molto la vita.

 

  • “fai come vuoi”. Questo è ciò che io adoro veramente della Cina. Passeggia con il pigiama o con vestiti abbinati a caso, sbadiglia senza mettere la mano davanti alla bocca, non truccarti, paga con il cellulare, fuma nei locali (meno in città come Pechino o Shanghai), fai ginnastica per strada (con o senza gli strumenti da ginnastica stanziati dallo stato nei parchi) o partecipa ai balli di gruppo per strada, accovacciati sul marciapiede, porta birre o vino al ristorante….queste ed altre cose fanno della Cina un paese in cui, alla fine, si può vivere in un modo rilassato, senza preoccupazioni per le cose più informali. Il che, anche se è triste da dire, è un ottimo diversivo che distrae dalla mancanza di libertà in campo sociale (soprattutto nei diritti umani) e politico. Molte di queste cose non sono ritenute strane o maleducate da fare, ma totalmente comuni. Io adoro questo modo di vivere perchè trovo che sia un modo più semplice e familiare condiviso da tutti. E’ come se la comunità fosse una grande famiglia allargata dove gli estranei esistono, ma si comportano come “quelli di casa” (ora capirete il perchè dell’immagine di testata).

 

  • il wifi quasi ovunque. So che i cinesi sono malati per il cellulare, ma questo ha anche i suoi lati positivi. In ristoranti, locali, a volte banche e poste, aeroporti c’è sempre il wifi gratis. Basta chiedere la password e voilà!

 

  •  i massaggi cinesi ottimi e a basso costo. Molti di questi massaggi vengono fatti dai mangren (盲人, ciechi), che per la perdita parziale o totale della vista hanno affinato altri sensi, fra cui il tatto. Sono particolarmente bravi a trovare senza chiedertelo prima dove hai più bisogno di un massaggio. L’opportunità che hanno di lavorare come massaggiatori è molto positiva, non solo per il cliente, ma anche per loro stessi. Il fatto che riescano ad avere un lavoro significa molto perchè riescono a sostentarsi da soli e a sentirsi utili per loro stessi e per la società. Vi consiglio vivamente di provare un loro massaggio sia per l’esperienza che potrete avere, sia per aiutare delle persone che ne hanno veramente bisogno.

 

  • la moda libera. Purtroppo, generalmente parlando, non possiamo dire che i cinesi siano persone particolarmente “stilose”. Abbinamenti fatti a caso, colori non proprio abbinati nel modo giusto e capi “discutibili” non sono rari da trovare, soprattutto nelle cittadine. Colpa anche dell’influenza di mode provenienti da paesi diversi che non vanno proprio d’accordo. Scarpe con zeppe provenienti dal Giappone, gonne lunghe alla cinese, felpe sportive alla coreana e magari cappotti eleganti all’italiana indossati insieme, per farvi un esempio. Per non parlare di capi a pois o a righe indossati contemporaneamente o dei già citati pigiami da passeggio…Ma anche in questo io trovo un lato positivo e che ammiro. Infatti la gente non vestirà bene, ma quantomeno è sempre colorata e per strada non si vede una folla di gente vestita di nero o grigio come accade in Italia!

 

  • tutto a portata di clic: la Cina è sicuramente un paese per pigri. Se hai un cellulare puoi fare tutto senza dover muovere che un solo dito. Ogni tipo di cibo recapitato a casa, pagamenti con il cellulare anche dal fruttivendolo, trasferimenti di soldi ad un amico, shopping online ecc. sono tutti servizi presenti in Cina da molto più tempo che in Europa e per questo sono più numerosi e soprattutto più a basso prezzo. Non solo, spesso usufruire di questi servizi online è un ottimo modo per risparmiare tempo e denaro, visto che ci sono molti sconti e promozioni se si acquistano cose o corsi onlin. Quindi essere pigri conviene!

 

  • la discrezione della gente: possiamo chiamarla anche “noncuranza” o “indifferenza” verso il prossimo, fatto sta che i cinesi sono generalmente delle persone che non si occupano dei problemi degli altri. Non dico che non esistono i pettegoli cinesi (anzi), sto cercando di dire che generalmente la gente non ti giudica dall’apparenza e se lo fa non è culturalmente abituata ad esternare questo suo parere, neanche con le espressioni facciali. Questo fa sì che non ci si sente un poveraccio o una sopravissuta ad una catastrofe aerea se si va in giro struccati, se si indossano abiti da casa, se si mangiano gli spiedini per strada o se si beve una birra sul marciapiede con gli amici. Anche perchè molte di queste cose vengono fatte dai cinesi stessi, ricollegandoci al discorso del “fai come vuoi”. Insomma, la gente molto raramente ti guarderà male per strada.

 

  • i prezzi bassi: tutti amiamo i prezzi bassi e in Cina, con uno stipendio italiano medio, si può vivere quasi da signori. Parrucchieri a 5 o 10 euro, manicure a circa 10 euro (fatte bene), SPA a prezzi stracciati, promozioni online su cibo, divertimento ecc., ingressi ai monumeti o ai musei a basso costo, ristoranti di buona qualità con ottimi prezzi…tutto fa della Cina un paese in cui si può avere cose di media o alta qualità a prezzi mediamente più bassi rispetto all’Europa.

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