Documenti per lavorare in Cina

Lavorare in Cina richiede una serie di documentazioni da provvedere per ottenere il visto Z, cioè il visto lavorativo. Questi documenti, negli ultimi mesi sono aumentati e prevedono una serie di legalizzazioni e certificazioni.

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Più che parlare dei criteri per cui si viene scelti per lavorare in Cina, vorrei citarvi i documenti che servono per andare a lavorare in Cina e come ottenerli, soprattuto per chi abita a Roma.

Vi prego di leggere attentamente anche la parte riassuntiva e le FAQ perchè aggiungo delle info che mi chiedete in molti!

Qui sotto vi scrivo i documenti che servono all’azienda cinese per essere sicuri di star assumendo una persona con laurea certificata e senza problemi penali. In base a questi documenti l’azienda cinese vi potrà rilasciare una lettera d’invito che vi servirà per fare il visto lavorativo/business al centro visti del consolato cinese.

ATTENZIONE: Questi stessi documenti servono anche quando si arriva in Cina DOPO aver già ottenuto il visto lavorativo NON permanente (1 mese) dal centro visti in Italia.

Iniziamo!

Se andate a lavorare in Cina da soli dovrete provvedere all’azienda:

  • fedina penale + legalizzazione (无犯罪记录证明)
  • diploma di laurea (o diploma del livello più alto di studi,学历) + legalizzazione
  • l’attestato di servizio (工作资历证明, rilasciato dalla precedente compagnia)

Se vi stanziate con la famiglia dovrete provvedere anche:

  • passaporti e foto dei familiari
  • attestato di famiglia (stato di famiglia)

Purtroppo, per alcuni di questi certificati servono 5 giorni lavorativi, senza contare che per la disposizione degli uffici nelle città e per gli orari corti che seguono bisogna andare armati di santa pazienza e tempo.

Per questo scriverò in ordine di velocità cosa e come procurarsi per lavorare in Cina.

  1. Andate in questura e chiedete una copia della vostra fedina penale portando con voi un documento e una marca da bollo da 16 euro. Riempite il modulo con i vostri dati e contrassegnatelo come urgente (ve lo consiglio), di modo che ve la daranno subito.
  2. Portate la fedina penale alla prefettura (ufficio legalizzazione per carichi pendenti), compilate il modulo e chiedete la legalizzazione penaledella fedina (serve solo una copia, anche se è gratis). Non c’è bisogno della marca da bollo, ma dovrete aspettare una settimana perchè non si può chiedere l’urgenza. A Roma l’ufficio si trova in Via Gregorio VII 122, terzo piano stanza 67.
  3. Andate alla vostra Circoscrizione o Municipio, portate documento, il vostro diploma di laurea originale, una fotocopia A3 avanti retro del diploma e una marca da bollo da 16 euro. Compilate il modulo e chiedete di fare la copia certificata del diploma di laurea (dovrete anche pagare 52 centesimi per un francobollo). Vi daranno subito la copia piena di timbri.
  4. Recatevi alla Prefettura (stavolta ufficio per legalizzazione civile), portate documento e copia certificata del diploma di laurea e chiedete la legalizzazione della copia certificata del diploma. Non c’è bisogno di marche da bollo e la legalizzazione verrà fatta subito, senza aspettare. Per chi è romano l’ufficio si trova in Via Ostiense 131, scala b, secondo piano.
  5. Finalmente potete andare all’ambasciata cinese (chiamate prima di andare per chiedere a quale ufficio recarvi, dite che vi servono dei timbri sulle copie legalizzate di diploma di laurea e fedina penale). A Roma si trova in Via Bruxelles 56. Portate con voi: la fotocopia del documento, la copia certificata e legalizzata del diploma, una fotocopia della copia certificata e legalizzata del diploma, la fedina penale legalizzata, una fotocopia della fedina penale legalizzata. Compilate il modulo con i vostri dati, specificate che documento vi serve da certificare (copia certificata e legalizzata del diploma e fedina penale legalizzata) e per quale motivo (lavorativo). Per ottenere il tutto timbrato dall’ambasciata cinese servono 5 giorni lavorativi, quindi ora rilassatevi e aspettate che vi arrivi tutto.

Vi consiglio di scannerizzare tutti questi documenti una volta fatti, per precauzione e perchè ora servono più che altro le copie elettroniche da fornire all’azienda.

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Inoltre l’azienda potrà preventivamente richiedervi non solo il curriculum in cinese, ma anche una o più lettere di raccomandazione (da tradurre in cinese, se non avete lavorato per aziende cinesi).

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Intanto in bocca al lupo per tutto!

42 pensieri su “Documenti per lavorare in Cina

  1. Ciao, grazie mille dell illuminante spiegazione!
    Vorrei chiedere una cosa, non è necessario tradurre in cinese la dichiarazione dei carichi pendenti e neppure il diploma di laurea?

    1. Purtroppo sì! Ho dovuto farlo io stessa da poco proprio perché il sistema dei visti è ricambiato di nuovo. Comunque ti consiglio di trovare un’agenzia di traduzioni in Cina (non in Italia) perché costa molto meno. Figurati che per traduzione di laurea e fedina penale con legalizzazione di entrambi non sono arrivata a spendere 100 euro.

  2. Ciao, grazie per la spiegazione riguardo ai documenti.
    Avrei una domanda: sai se accettano il Certificato di laurea al posto del Diploma? Sempre ovviamente vidimato in Procura.
    Grazie

    1. Ciao Luka, guarda, che io sappia accettano le pergamene in generale, ora che sia diploma superiore o dell’università non penso ci sia differenza. Altri certificati non saprei. Meglio se chiami l’ufficio prima di andare, anche in orari differenti perché spesso ogni impiegato ha una sua idea di come vanno fatte le cose!
      In bocca al lupo!
      Silvia

  3. Ciao Silvia, grazie per la spiegazione, è tutto molto chiaro ma ho una domanda. Sto sbrigando queste pratiche burocratiche per farmi rilasciare i documenti per un visto lavorativo dall’università cinese per la quale dovrei cominciare a lavorare a fine agosto. L’università non mi ha chiesto traduzioni in cinese dei documenti richiesti (fedina penale e certificato di laurea), ho chiesto a loro delucidazioni ma vorrei chiederti se vanno tradotte le copie certificate e legalizzate o quelle originali?

    1. Ciao, forse tradurranno loro per te questi documenti con il sigillo ufficiale dell’Università, però io fossi in te chiederei, perché in qualche modo questi documenti vanno tradotti.
      Vanno tradotti i documenti già legalizzati, perchè si devono tradurre anche i timbri della prefettura italiana, dell’università ecc. E non dimenticare di portarti appresso gli originali xkè potrebbero richiedere di vederli negli uffici cinesi (la mia azienda intelligentemente non me lo aveva detto e io ho dovuto far spedire dall’Italia la laurea).
      Comunque in teoria se ti assume un’università ci si aspetta che lo sappiano e che il livello di serietà sia medio-alto (va bè che in Cina tutto può succedere).
      Il mio consiglio è chiedi sempre tutto perché in molte aziende cinesi fanno finta di sapere le cose ma non è detto che sia così, soprattutto perché il sistema dei visti Z cambia ogni qualche mese.
      In bocca al lupo!
      Silvia

  4. Ciao! Per fedina penale si intende il Casellario Giudiziale vero? In tal caso basta il generale o serve il penale/civile/entrambi? Grazie

      1. Grazie mille per la risposta, ho un ultima perplessità: quando questi documenti vanno tradotti in lingua cinese? Grazie Marco

      2. Appena hai tutti questi documenti ti consiglio di cercare un’agenzia o un privato cinese che te li traduce (timbri compresi) e poi puoi iniziare a fare la domanda per il visto Z. Per domanda intendo quella che si fa una volta in Cina per il visto di 1 anno, non quella per richiedere il visto Z provvisorio di un mese che fai all’ambasciata cinese in Italia, quella è un’altra cosa. Non puoi fare la domanda del visto di 1 anno se non hai le traduzioni prima. Comunque per queste traduzioni ci voglio 2 giorni, quindi anche una volta appena arrivato in Cina puoi inviare questi documenti ad un traduttore qualificato e poi proseguire con la domanda per il visto.
        Alla domanda ci pensa la tua azienda, tu devi solo fornirgli tutti questi documenti e poi ci pensano loro.
        Silvia

  5. Buongiorno Silvia,
    quando parla di l’attestato di servizio (工作资历证明, rilasciato dalla precedente compagnia), intende una lettera da parte dell’azienda precedente in cui si attesta un impiego, corretto?
    Volevo chiedere: questo impiego deve avere una durata di almeno 2 anni e deve essere nello stesso settore / settore affine oppure può avere una durata e riguardare un settore qualsiasi?
    Purtroppo non riesco a trovare omogeneità di informazione per questo argomento.
    Grazie Mille

    1. Ciao Maria Teresa,
      sì esattamente. La compagnia per cui hai lavorato precedentemente 2 anni in Cina deve rilasciarti questa attestazione che tu hai lavorato da loro da anno x ad anno y, cosa hai fatto ecc. ecc.
      Spesso si richiede che lo straniero abbia già lavorato in Cina per 2 anni, che abbia una base di cinese (da provare) e che il lavoro per cui si richiede il visto rientri nell’ambito della propria specializzazione o che si abbia già svolto questo lavoro per 2 anni (in teoria in Cina).
      Non posso dare conferme certe sui 2 anni in Cina perché le regolamentazioni da un anno a questa parte cambiano rapidamente e perché quasi a tutto c’è un’eccezione. E’ anche per questo che non si trovano notizie precise su internet, perché tutto cambia nel giro di pochi mesi con le nuove riforme governative.
      Io da insegnante di italiano sono passata a responsabile della piattaforma di vendita online in italiano della mia compagnia. Settore completamente diverso, ma con una base di fondo comune, l’italiano e la lingua cinese. Spesso le aziende cinesi cercano gli stranieri come ponte con l’occidente o perché (come molti architetti o ingegneri) sono gli unici che hanno una teoria e una pratica maggiore dei cinesi con stessa specializzazione.
      Spero di aver chiarito un po’ meglio le cose.
      Saluti,
      Silvia

  6. Ciao Volevo chiedere qualcosa riguardo alle prove di lavoro, è necessario far tradurre in lingua cinese anche le prove di lavoro oppure no? A me risulta di no, ma mi è stato detto da un responsabile cinese e non mi fido. Mi sono stati richiesti due anni di servizio ma, sono due anni precisi… quindi 24 mesi? (si tratterebbe di un lavoro in una università come insegnante) grazie e buon proseguimento

    1. Ciao, ma con “prove di lavoro” intendi dire “attestato di servizio”?
      Guarda, che io sappia tutto va tradotto in cinese, però questo è meglio che lo chiedi all’università in cui andrai a lavorare perché forse riescono a tradurti tutto loro in modo ufficiale.
      Se non lo sanno digli di cercare per te un agenzia cinese per le traduzioni e risparmi un bel po’ rispetto a quello che ti chiederebbero in Italia. Comunque dovrebbero saperlo perché è uno dei documenti di cui si dovrebbero occupare loro per mandarti la lettera d’invito in Italia.
      Spero di aver risposto alla tua domanda,
      Silvia

      1. Ciao grazie per la risposta tempestiva, io attualmente mi trovo in Italia, si intendo gli attestati di servizio 工作资历证明. Io ne possiedo alcuni di istituzioni italiane e alcuni di istituzioni cinesi, quelli di istituzioni cinesi sono già in cinese per cui non penso presentino problemi invece per gli altri in italiano loro mi hanno detto che non serve la traduzione, li sto spingendo a ricontrollare tutti i documenti in modo da non avere brutte sorprese,speriamo….
        Tu accennavi al fatto di trovare una agenzia di traduzioni cinese ma questa è una opzione praticabile anche essendo attualmente in Italia? ( io ho fatto solo gli esami medici in cina, accidenti…)
        A complicare il tutto necessito anche di traduzione di laurea, documento che chiarifica che la laurea è magistrale e non triennale e fedina penale.

        Complimenti per il blog secondo me per la grafica e l’impostazione è molto semplice e fruibile

      2. Grazie mille 🙂
        Per le traduzioni non c’è bisogno di trovarsi in Cina. Io quando ho fatto le traduzioni di laurea e fedina mi trovavo in Cina, ma ho spedito all’agenzia un pdf via mail, non le copie originali, per cui è fattibilissimo anche dall’Italia e si può pagare tramite Wechat o visa se non sbaglio (poi dipende da compagnia a compagnia).
        Per quello che so io servono 2 anni di esperienza in Cina, non so se a questo punto devi tradurre anche gli attestati di servizio dei lavori fatti in Italia o no. Io fossi in te non farei la traduzione di quelli italiani come ti hanno detto, ma se riesci a farti dare il visto Z li porterei comunque con me in Cina (non si sa mai che poi ti servono).
        E soprattutto portati tutti i documenti originali e copie legalizzate una volta in Cina, perché dopo il visto Z ottenuto in Italia (valido solo un mese) bisogna riuscire a farsi dare entro un mese anche quello definitivo (di un anno) e gli uffici devono controllare anche i documenti originali.
        In bocca al lupo!
        Silvia

    1. ehm… traduzione e legalizzazione intendevo. Ora ho i due documenti già legalizzati dalla procura, mi mancano gli ultimi due step ma il costo per farli in Italia è davvero da capogiro!

  7. Ciao, vorrei chiederti una informazione, se una compagnia privata di educazione in via preliminare è propensa a farmi un contratto di lavoro e il visto Z e io sono in Italia quando si firma il contratto con tutte le condizioni tipo paga ore durata…? in Italia prima di partire (e aver fatto tutto l’iter di legalizzazioni…) o in Cina? grazie

    1. la mia paura è di trovarmi in Cina ed essere costretto ad accettare delle condizioni diverse da quelle che mi vengono dette anche perchè pur essendo una compagnia privata molto grande sono molto poco chiari

      1. Tranquillo, in Cina è tutto molto poco chiaro, dovrai farci l’abitudine purtroppo. C’è una piccola percentuale che l’azienda possa cambiare le carte in tavola quando sarai in Cina, ma d’altronde non puoi farci niente. Magari evita di fare grosse spese o firmare contratti con la casa prima di aver firmato quello lavorativo consono a ciò che avete deciso insieme all’azienda, di modo che non avrai la rogna di doverti vendere tutto e dover sbattere la testa per subaffittare casa se le cose vanno male. In Cina premunirsi è essenziale!

  8. Questa guida non è utile.. di più!!!
    Grazie mille 🙂

    Ho una domanda riguardo la traduzione della fedina penale e del diploma di laurea. È meglio fare le traduzioni prima o dopo di avviare la procedura di certificazione e legalizzazione?

    Inoltre, la traduzione deve essere asseverata/giurata?

    Grazie
    Simona

  9. Ciao Simona,
    le traduzioni vanno fatte per ultimo, dopo che hai ottenuto già tutte le certificazioni e legalizzazioni varie.
    Certo, la traduzione deve essere svolta da un traduttore abilitato e riconosciuto che metta tanto di timbro personale sulle traduzioni cartacee. I documenti non si possono tradurre personalmente (magari)!
    Se ti interessa ti posso dare il contatto dell’azienda che mi ha tradotto i documenti per fare il visto lavorativo.
    Mandami un’email qui cincina.mail@gmail.com così ti spiego chi contattare e come fare.
    Buona giornata,
    Silvia

  10. Ciao dovrei aver bisogno anche io dell’ultimo step, le traduzioni dopo le certificazioni e legalizzazioni, avrei bisogno anche io di un contatto di una azienda che traduce i documenti per fare il visto lavorativo, posso scriverti in privato? ti scrivo prima che tu risponda, va beh….mando una mail all’indirizzo cincina.mail@gmail.com
    grazie se puoi
    buona pasqua

    1. Ciao Martha, che io sappia questo dovrebbe essere fatto nel paese d’origine, ma magari qualche altro utente che vede questa domanda può aiutarci. Nel frattempo potresti provare a chiedere ai consolati italiani in Cina. Fammi sapere se sei riuscita a risolvere questo dilemma, buona fortuna!
      Silvia

  11. Ciao!

    io e il mio futuro marito abbiamo intenzione di trasferirci in Cina tra qualche mese. Io sono laureata in magistrale e ho preso contatti con una scuola che è disposta a farmi richiedere il visto lavorativo per poter andare a insegnare inglese, dato che in Italia la situazione è pessima. Il mio compagno non è laureato, è titolare di un bar da 12 anni e vorrebbe trovare lavoro come bartender/pizzaiolo a Shanghai. IL dubbio che ci tormenta è la fattibilità della cosa per lui, o se c’è possibilità di una sorta di ricongiungimento familiare, durante il quale, però, possa lavorare in Cina in maniera legale.

    1. Ciao Clara, da quello che mi ricordo io per uno straniero che possiede un visto lavorativo (nel tuo caso tu) è possibile invitare un membro familiare in Cina come ricongiungimento familiare. Ovviamente servono diversi documenti che attestano chi è l’invitato e qual è la sua relazione con il possedente il visto lavorativo. Per quanto riguarda la possibilità del membro invitato di lavorare, ho chiesto a diverse chat di italiani in Cina e pare che non sia possibile, ma con l’esperienza decennale che ha tuo marito male che vada potrebbe cercare di aprire un’attività con un socio cinese. Non ti preoccupare troppo, i modi per lavorare in Cina legalmente una volta che si passano diverse settimane qui si trovano sempre, è solo questione di tempo. Spero di averti aiutata almeno in parte. Buona fortuna e aggiornami se ci sono novità, magari riusciamo ad aiutare chi sta nella tua stessa situazione 😉
      Silvia

  12. Ciao, guida utilissima! Io mi sto organizzando per fare questi documenti… una scuola cinese mi ha “invitato” a lavorare per loro.
    Nell’articolo c’è scritto che potrei delegare parte dei compiti a delle compagnie, avete più indicazioni su chi?

    1. Ciao Luca, purtroppo non sono informata sui nomi di queste compagnie. Ho avuto l’occasione di incontrare un ragazzo che lavorava per una di queste quando stavo in ambasciata a richiedere i miei documenti ma non mi sono informata nel dettaglio. Spero che una ricerca Google possa aiutarti. Se sì sarebbe carino se tornassi qui ad informare anche gli altri utenti che sono nella tua stessa condizione, così aiutiamo più persone.
      In bocca al lupo per il visto!
      Silvia

  13. Ciao Silvia, grazie per le tue informazioni. Il certificato di laurea e il casellario devono essere tradotti obbligatoriamente in cinese o in inglese andrebbero bene? Le traduzioni devono essere fatte, in ogni caso, prima di farle certificare in ambasciata o dopo? Mi sai dire se è possibile inviare i documenti citati all’ambasciata senza andarci di persona? Abito molto lontano da Roma… Ti ringrazio infinitamente per il tuo aiuto!
    Cinzia

    1. Ciao Cinzia,
      le traduzioni vanno fatte in cinese, altre lingue non vengono considerate, compreso l’inglese. Come detto in precedenza le traduzioni vanno fatte dopo aver certificato i documenti in ambasciata.
      Per quanto riguarda la spedizione dei documenti in ambasciata non sono sicura che si possa fare (credo si possa solo delegare qualcuno che vada al posto tuo), ma sicuramente ci sono agenzie che possono aiutarti a portare i documenti in ambasciata per poche decine di euro (purtroppo non ho nessun contatto da darti).
      Spero di averti aiutata, in bocca al lupo per tutto!
      Silvia

  14. Ciao Silvia,

    grazie della spiegazione.. c’e’ pero’ una cosa che mi sfugge:

    se fai la traduzione tramite agenzia solo in un secondo momento come fai a certificare che la traduzione a sua volta e’ corretta? Dal consolato dicono che in teoria dovresti avere gia’ la traduzione quando porti i documenti in ambasciata cinese, in modo da certificare anche quest’ultima.

    Sicura che poi non facciano storie su questo?

    1. Ciao Paolo, nel mio caso ho fatto così, però non escludo che le cose nel frattempo possano essere cambiate. Se al consolato ti hanno detto così e vuoi evitare di perdere tempo puoi farla anche prima. Quando hai fatto ci puoi far sapere? Così teniamo le notizie aggiornate 😉

      1. Aggiungo notizie in piu che ho trovato che vanno a completare quanto e’ gia’ stato scritto.

        1) Il consolato cinese puo’ legalizzare sia documenti in italiano che in cinese, purche’ siano stati gia’ legalizzati da una procura che rientra nella zona territoriale di competenza.

        2) se e’ richiesto che anche la traduzione sia legalizzata, occorre fare una traduzione asseverata presso tribunale e legalizzata dalla procura dello stesso tribunale dove e’ avvenuta l’asseverazione, dopodiche’ potra’ essere accettata dal consolato in virtu’ del punto 1

        3)la procedura che hai seguito tu e’ corretta, pero’ a mio avviso e’ rischiosa perche’ in cina ti potrebbero dire che la legalizzazione vale solo sul documento in italiano ma non garantisce per la traduzione.. a meno che anche questa non sia legalizzata da notaio cinese.

      2. Bene, grazie mille! Ripeto che nel mio caso mi hanno specificatamente detto che non c’era bisogno perchè l’ambasciata cinese in Italia sa leggere i documenti indispensabili in Italiano e poi li certifica a nome della Cina mettendo un timbro dell’ambasciata, però se a te dal consolato hanno detto che vanno tradotti prima non so proprio che dire (magari è cambiato qualcosa nel frattempo). In realtà mi sembra uno spreco perchè pare che la traduzione andrebbe fatta anche dei timbri che mette l’ambasciata cinese su laurea e fedina penale. Una volta che hai fatto tutto ci fai sapere? Intendo dire dopo che sarai in Cina con il tuo bel visto permanente che ti verrà consegnato qualche settimana dopo il tuo arrivo. Ci faresti un grande favore. Intanto in bocca al lupo, la burocrazia è disarmante, ma tieni duro e ce la farai!

  15. Ritorno su questo forum a cose fatte a dare conferma che hai ragione tu, Silvia. Quelli del consolato (come al solito) non sanno una cippa di come vanno realmente le cose, ti danno sempre la risposta piu paraculo possibile..
    In realta’ entrambe le strade sono praticabili, ma quella di fare la traduzione in cina e’ di gran lunga la piu’ economica. Io ho trovato un’agenzia che fa trad laurea+fedina penale per 360 rmb (46 euro). A fare la traduzione asseverata in Italia eravamo sopra i 600.. roba da pazzi.

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