I cinesi mangiano serpenti e pipistrelli?

Inutile dire che con la diffusione del nuovo virus uscito fuori da Wuhan, oltre al panico di quegli italiani che hanno parenti/amici in Cina, si è accesa l’ennesima discussione “animali mangiati in Cina” e purtroppo si è aperta l’umiliazione pubblica verso i cinesi, la così detta sinofobia illogica.

Di questo e di altri dubbi comuni parlo nel video qui sotto, dove rispondo a domande (imbarazzanti) come “i cinesi sono sporchi?” o “i cinesi portano le malattie?”.

In alcuni articoli precedenti abbiamo già visto che alcuni cinesi mangiano i cani e che alcuni, soprattutto nella zona di Canton, mangiano i topolini vivi. Se date un’occhiata agli articoli appena citati saprete anche che chi consuma questo tipo di piatto fa parte di una minoranza della popolazione cinese.

Ebbene sì, alcuni cinesi amano mangiare gli insetti, i serpenti, i cani, gli alligatori e le uova con l’embrione del pollo. Ma sarà vero che li mangiano addirittura crudi?

Nel caso dei “topolini di Canton” sappiamo di sì. Nel caso di serpenti e pipistrelli?

Ho fatto questa ricerca su Baidu proprio per rispondere alla vostra crescente voglia di sapere ed ho notato – con nessuno stupore – non solo che non ci sono articoli di ricette di carne di pipistrello crudo, ma che la maggior parte degli utenti si reputa stupita o disgustata nel sapere che c’è davvero gente in grado di mangiare animali “particolari”, anche se vengono cotti, come potete vedere dalle immagini qui sotto.

Chi ha già letto l’articolo sulla carne del cane sa già come la pensa la sottoscritta e sa già che il reputare un animale più o meno degno di essere mangiato è solo una questione culturale. È indubbio che in alcune zone della Cina, spesso limitate a villaggi, queste pietanze siano consumate poiché legate alla storia di quel luogo e alle tradizioni adagiate sull’originale disponibilità di determinate risorse e/o sulla medicina locale. Ricordiamo, infatti, che la medicina cinese prevede l’utilizzo di una miriade di piante, minerali e animali per curare ogni tipo di disfunzione o malattia.

Ma veniamo a pipistrelli e serpenti.

Scorrendo su Baidu ho scoperto che il pipistrello è ottimo per fare le zuppe e viene mangiato principalmente in alcune zone del Fujian e del Guangdong (vedi mappa più sotto). Secondo la medicina tradizionale cinese il pipistrello serve per curare la tosse, la malaria e la gonorrea. In alcuni testi antichi si parla del pipistrello addirittura come di qualcosa usato per raggiungere l’immortalità.

Fra gli animali che nell’immaginario dell’italiano medio vengono reputati “immangiabili” c’è anche il serpente. Il serpente viene cucinato nelle zuppe, fritto, in padella ed è mangiato principalmente nelle provincie del Guangdong, Guangxi, Hunan, Guizhou, Sichuan e Yunnan. Infatti, contrariamente al pipistrello e ai topolini crudi, è molto più diffuso il consumo dei serpenti. Questo fa sì che nell’immaginario collettivo dei cinesi, anche se a molti può far rivoltare lo stomaco, il serpente sia visto più facilmente come un “comune” animale da mangiare. Cercando su Baidu ho potuto anche constatare che se non ci sono menzioni di piatti di pipistrello crudo, questo non accade per il serpente, che in qualche caso, anche se non frequentemente, viene anche mangiato crudo. Addirittura pare che qualcuno ne beva anche il sangue, ma si tratta sempre di un numero veramente limitato di persone che ancora credono in vecchie pratiche medicinali.

Ad ogni modo, contrariamente a ciò che molti di voi staranno pensando, il serpente (poi dipende dal tipo) non è cattivo (sì, la sottoscritta ha già provato) ed è visto anche come medicinale per i reumatismi, le contrazioni muscolari, le paralisi, il tetano ecc.

Qui sotto vi mostro la cartina delle regioni in cui si mangiano serpenti e pipistrelli. Nelle regioni in verde si mangiano i serpenti, in quella rossa i pipistrelli, in quella marrone entrambi.

carta pipistrelli serpenti

Ora forse vi starete chiedendo per quale motivo portare questi animali vivi in un mercato.

In alcune zone della Cina e non solo (vedi Hong Kong) l’animale vivo viene presentato in mercati o ristoranti come garanzia di freschezza. Il caso più popolare sono gli acquari tenuti nei ristoranti di pesce.

Nonostante ci siano delle regolamentazioni sanitarie anche in Cina, ogni tanto qualcuno di inesperto, ingenuo o furbo, rischia multe o la vita degli altri facendo di testa propria. A volte è solo questione di pochi controlli. Mentre mi informavo sulle dinamiche dell’accaduto, infatti, in qualche articolo è saltato fuori che in quel mercato di Wuhan la persona che avrebbe contribuito alla diffusione di questo nuovo ceppo letale di virus avrebbe esposto o mantenuto quegli animali illegalmente.

La vicenda è in continua evoluzione, ma con questo articolo spero più che altro di avervi passato l’idea di come sia variegata la Cina in usi e costumi e di come sia complicato mantenere sotto controllo una tale moltitudine di persone, soprattutto sotto una delle pochissime feste nazionali che riportano a casa la popolazione intera, ovvero il Capodanno cinese.

Vorrei chiudere riferendomi agli eventuali “indignati” sulle usanze culinarie appena descritte.

Se l’eventuale “indignato” reputa giusto iniziare a diffondere la falsa notizia che la maggioranza dei cinesi mangi cani, gatti, topi, serpenti, rane e pipistrelli, la stessa persona dovrebbe reputare ugualmente giusto affermare che il 90% degli italiani mangia gatti (Veneto), rane (Veneto), lumache (nord, centro e sud Italia) e dolci fatti con il sangue di maiale (Sud Italia).

E’ normale non riuscire a capire o comprendere degli usi diversi dai propri, ma prima di andare troppo sul superficiale o sul pesante cerchiamo di fare un bel respiro e di goderci la diversità. Le differenze esistono e personalmente penso che siano ciò che mette un po’ di pepe nella vita.

Con questo vi auguro un Buon anno del topo!

 

 

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