Hami (Kumul)

Città prevalentemente piccola e moderna in cui sono stata per 2 giorni, devo dire che non mi ha lasciato una grande impressione, né per i luoghi turistici che offre, né per la varietà multiculturale. Sono arrivata nel Xinjiang per conoscere meglio le minoranze etniche, oltre che per esplorare le centinaia di attrazioni turistiche presenti nel suo territorio, e sinceramente il breve tempo che ho trascorso ad Hami (Kumul in uyghuro) non mi ha saputo dare niente di ciò che cercavo.

La minoranza etnica più presente anche visivamente qui rimane quella cinese han, mentre di uyghuri se ne vedono ben pochi in giro, principalmente concentrati nelle zone dei ristoranti, di qualche mercato aperto o delle estreme periferie della città.

Ho fallito in questa città in tutto e le sconfitte vanno ammesse, ma di certo il governo cinese non mi è venuto in aiuto. Prima di tutto perché l’unica attrazione che ero veramente interessata a vedere era la riserva geologica di Yardang (雅尔当风景旅游区), nonché patrimonio dell’UNESCO, che però, sfortunatamente dal 2018 non è più aperta ai singoli stranieri che viaggiano senza gruppi organizzati come ho fatto io.

Motivo?

Ci hanno piazzato una bella base militare (sì, proprio dentro un sito turistico e patrimonio dell’UNESCO) ed hanno evidentemente paura che qualche spia carpisca i loro segreti militari. Certo che se non me lo avessero detto, non ci avrei neanche fatto caso molto probabilmente, comunque per arrangiare la giornata e non buttare al vento i 400 yuan che dovevo al tassista per le circa 3 ore passate solo ad andare e tornare da Hami alla suddetta riserva, ho pensato di farmi un giretto nei dintorni della città andando a scoprire i sobborghi di Hami, assimilabili a quartieri di campagna interamente abitati da uyghuri, con tanto di cimiteri e le camere per far essiccare l’uva (“chunche”, in uyghuro, pronunciato ciun-ce).

Qui le case, quelle ancora non abbattute, sono le tipiche case tradizionali uyghure, fatte in mattoni con una copertura di paglia e fango. Mi hanno affascinata per la loro autenticità e decadenza, ma non consiglierei di venire qui ad Hami solo per vedere quei quartieri, presenti anche nei sobborghi di Turpan (e un po’ ovunque nella parte centro-sud del Xinjiang).

Altro giretto per coprire la giornata l’ho fatto nei pressi del deserto di Hami, con dolci dunette coperte di pianticelle basse e qualche arbusto secco in pieno stile far-west. Intorno ad Hami potrete inoltre ammirare campi e campi di cotone, pare il migliore in Cina, ma anche di alberi di hongzao (红枣), la giuggiola rossa cinese che sembra un dattero e che parrebbe avere poteri miracolosi soprattutto per la salute femminile.

L’autunno qui vi regala viali di alberi gialli fantastici, in cui non mancano anche alberi centenari. Inoltre potrete osservare i famosi vitigni del Xinjiang.

Ma per quelli vi consiglio di spostarvi nella vicina Turpan (o Turfan).

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